Licenziamento dello spazzino Mencacci apertura di concorso
Il Presidente comunica di avere sospeso lo spazzino pubblico di Lari Mencacci Pietro perché il medesimo nonostante e molti richiami e moniti fattigli non che due punizioni inflittegli dalla Giunta ha dato prova di persistere nella trascuratezza del proprio servizio per il quale ha dimostrato la massimo inattitudine e nella disobbedienza agli ordini dell’autorità municipale.
Aggiunge che ultimamente si assentò come aveva fatto altre volte anzi tante volte – per tre giorni dal Paese lasciando senza alcun permesso incaricato del servizio un suo fratello giovanissimo e propone il licenziamento.
La Giunta considerata la inutilità di altri richiami e punizioni dopo avere usato verso il detto salariato longanimità e benevolenza.
Veduto l’art.9 del Capitolato d’oneri 9 Maggio 1901 in base al quale il Mencacci fu nominato che stabilisce il licenziamento anco nel corso dell’anno qualora esso non si attenga scrupolosamente agli obblighi impostigli col detto Capitolato.
La Giunta dichiara licenziato lo spazzino Mencacci ed ordina immediatamente l’apertura del concorso in base allo stesso Capitolato al quale apporta le seguenti variazioni:
Sopprimere la lettera C dell’art.2 perché il servizio di apertura chiusura delle fonti e cisterne è stato da qualche tempo affidato per ragioni igieniche ad altro incaricato;
sostituire alla lettera C di detto articolo la dizione seguente – la pulizia giornaliera della piazzetta d’ingresso alla residenza municipale, delle latrine degli Uffici Municipali e della corte e scalinata del Castello;
all’art 7 sostituire il seguente:
Godrà degli aumenti sessennali del sedicesimo sul salario;
all’art. 9 sostituire il seguente:
La Giunta municipale dopo un primo richiamo del Sindaco infliggerà allo spazzino a titolo di punizione la sospensione del salario fino a 15 giorni e sarà poscia nel pieno diritto di licenziarlo in qualunque epoca, qualora non si attenga scrupolosamente agli obblighi impostigli col presente Capitolato, o tenga un contegno scorretto e riprovevole.