Costruzione della Casa del Fascio
Vista la deliberazione in data 6 giugno u.s.
Vista l'ordinanza della On: G.P.A. colla quale approva la predetta deliberazione facendo obbligo alla Amministrazione Comunale di procurarsi, nelle forme legali le dichiarazioni di rinunzia al rimborso dei crediti da parte degli interessati e ciò prima di assumere regolare impegno col Fascio locale per la corresponsione ad esso per le somme corrispondenti;
Considerata la difficoltà anzi quasi la impossibilità di radunare tutti i donatori sia l'assenza di molti residenti in diverse città, ed in parte anche emigrati e deceduti;
Visto il Decreto Ministeriale in data 26 maggio 1929 il quale riconosce al Fascio la capacità di acquistare, possedere ed amministrare beni, di ricevere lasciti e donazioni, di stare in giudizio e di compiere tutti gli atti giuridici necessari per il conseguimento dei propri fini;
ritenuto indispensabile facilitare l'opera di questo attivo Segretario Politico, per la costruenda casa del Fascio e per mettere in grado questo Comune di corrispondere le annualità come dalla predetta deliberazione 6 Giugno u.s.
Sentito anche il parere del Notario Dottor Ugo Galleschi
Delibera
a) di richiedere a S.E. il Prefetto l'autorizzazione di potere richiedere al Fascio locale di Lari, un atto nelle forme legali, col quale venga assunta dal Fascio stesso ogni responsabilità nei confronti di tutti gli interessati che hanno rinunziato la loro offerta per la Costruenda Casa del Fascio, liberando il Comune da qualsiasi impegno e molestia per parte dei sottoscrittori medesimi;
b) di versare in seguito all'atto che sarà stipulato, le annualità al Fascio di Lari, secondo la rammentata deliberazione 6 giugno u.s.