Ampliamento e riordinamento stabilimento termale
Il Sindaco informa che dietro l’Avviso di Concorso all’esecuzione dei lavori di ampliamento e riordinamento delle nostre Terme, pubblicato nel Comune il giorno 17 Maggio perduto e nella Gazzetta Ufficiale del Regno il successivo dì 26, di cui dà lettura, entro il giorno 5 corrente, termine stabilito per il Concorso stesso, pervenne una sola offerta accompagnata dal prescritto deposito di ₤500, da Matteo Cocchini della Beata a Signa, la quale mostra agli Adunati e si dispone ad aprire.
Ma il Signor Consigliere D.e Borgundu Norci ritenendo che una sola offerta non costituisca concorso, propone che l’offerta suddetta non sia attesa e dichiarato deserto l’Incanto; e dopo poche osservazioni in vario senso fatte da diversi Consiglieri la proposta del Sig. Norci messa a partito vien rigettata da voti 14 contro due per alzata e seduta.
Aperta allora e letta l’offerta, che si trova accompagnata dai richiesti Certificati e firmata da Matteo Cocchini, si sente perdonata alla condizione di ricevere ogni mese il pagamento dei lavori eseguiti, meno il decimo da rilasciarsi per garanzia; la qual condizione discordando da quelle contenute nell’Avviso di Concorso e nel Capitolato d’Appalto, nel quale anzi è stabilito all’Art 3° che non si ricevono offerte condizionate, il Sindaco propone il rigetto di detta offerta, che porta ai voti per alzata e seduta viene ammesso da voti 14 contro due.
Dopo di che il Sindaco invita il Consiglio a discutere e deliberare se il concorso debba e come rinnuovarsi, se cioè colle stesse condizioni e modificando quelle che con fondamento si crede essere sembrate troppo gravose all’intraprenditori, e modificando anche il Progetto; e nel tempo stesso dà lettura di un Istanza firmata da molti Comunisti, la quale prega il Consiglio a limitarsi nelle spese ed a fare nello Stabilimento Balneare il puro necessario, abbandonando il grandioso Progetto Poggi e Cipriani.
Sopra di quest’Istanza prende la parola il Signor Sanminiatelli, dice che se si riguarda come un ricorso non può farsene caso non dovendo il Consiglio decidere sui ricorsi contro le proprie Deliberazioni, e se si riguarda come semplice Istanza parimente non può farsene caso, non dovendo il Consiglio aver bisogno di simili avvertimenti per provvedere al vantaggio del Comune e propone di passare all’ordine del giorno. Hanno luogo in proposito alcune osservazioni di altri Consiglieri, e finalmente posta a partito per alzata e seduta la proposta del Sig. Sanminiatelli, questa viene accolta con voti 15 contro uno.
Si apre quindi la discussione alla quale il Sindaco aveva invitato, che si fa lunga e matura prendendovi parte anche il Signor Prefetto, e da essa resulta che il Consiglio desidera il sollecito ingrandimento e miglioramento dello Stabilimento Balneare, ed è disposto a rinnuovare il Concorso modificando alcune condizioni del Capitolato d’Appalto e alcune prescrizioni della relativa Perizia, in senso vantaggioso agl’Intraprenditori per facilitare la loro concorrenza, ma nel tempo medesimo vorrebbe ridurre senza troppo alterarlo e senza nuocere alla comodità e regolarità il Progetto Poggi e Cipriani, a fine di ottenere una diminuzione nella spesa, tanto più che le modificazioni, direttamente, o indirettamente, ne produrranno aumento.
Si passa allora all’esame delle condizioni di appalto e delle prescrizioni della Perizia, e d’accordo anche con il Signor Ingegnere Capo dell’Ufficio tecnico provinciale Cav. Gaetano Niccoli chiamato nell’Adunanza per consultarlo sulla parte artistica, si fanno in esse i seguenti cambiamenti e modificazioni.
(Art. 9) L’Appaltatore è obbligato ad assoggettarsi alla diminuzione di opere che potrà essere determinata, quando anche tal diminuzione si estenda oltre il quinto del prezzo di appalto.
(Art. 11) Dopo la parola ultimati si aggiunga = e almeno condotti a tal punto da non impedire minimamente la bagnatura
(Art. 16) Il pagamento dell’importare dei lavori verrà fatto all’Impresario in quattro rate, la prima di un sesto del prezzo di appalto a metà dei lavori, la seconda equale alla prima alla consegna provvisoria, la terza della metà del rimanente importare delle opere alla loro consegna definitiva, la quarta ed ultima un anno dopo.
(Art. 22) In fine si aggiunga = il quale tanto per la terra come per le altre materie dovrà essere provveduto dal Comune.
(Art. 24) Le pietre, bozze e leghe per le cantonate e per l’imbasamenti esterni potranno essere soltanto accapezzate a regola d’arte, invece di spianate a scarpello.
(Art. 29) Le ambrozette basteranno dell’altezza di due a tre Centimetri
(Art. 30) L’altezza delle pietre o lastre dei pavimenti e marciapiedi potrà essere dai quindici ai diciotto Centimetri.
(Art. 36) I travicelli smensolati delle gronde saranno delle stesse dimenzioni di quelli della copertura, e avranno sottomenzole riportate.
(Art. 73) La calce per i muri potrà essere di quella di Parlascio, perché dall’Ingegnere Direttore riconosciuta di buona qualità e bene estinta.
(Art. 74) Per i muri potrà adoprarsi rena del Colle Montanino di altra cava vicina, purché approvata dall’Ingegnere Direttore.
I mattoni potranno provvedersi da qualunque Fornace, purché abbiano le qualità prescritte.
L’importare dei materiali tutti derivanti dalle demolizioni, di cui nell’Allegato A sarà valutato in tronco ed al netto di tutte le spese Lire 4500.
Finalmente il Presidente riassumendo la discussione formula e sottopone ai voti degli adunati la seguente Deliberazione.
Il Consiglio ordina la rinnuovazione del Concorso per la esecuzione dei lavori dello Stabilimento Termale del Bagno a Acqua, in base al Progetto Poggi e Cipriani ed alla Perizia dell’Ingegnere Lorenzo Piccioli, con le modificazioni come sopra convenute; incarica della direzione dei lavori (non potendosi sperare che l’Architetto Poggi con le occupazioni che ha attualmente sia in grado di assumerla) il Signor Ingegnere Cav. Gaetano Niccoli, con facoltà di farsi supplire dal Sig. Ingegnere Lorenzo Piccioli; commettendogli di fare non tanto sulla parte del Progetto contemplata nella citata Perizia come sulle altre per la di cui esecuzione resta a deliberare, tutte le modificazioni e riduzioni che posso produrre economia senza nuocere alla regolarità ed al comodo, diminuendo specialmente le altezze delle Istanze locali, con preghiera al medesimo Sig. Niccoli di presentare nel più breve termine possibile analogo Rapporto.
La qual proposta e Deliberazione con voti 16 unanimi per alzata e seduta resta approvata.