Archivio delibere

Archivio delle delibere del Comune di Lari, dal 1867 al 1949

Comunicazioni (condoglianze a Gotti per morte figlia, rappresentanza comune da parte di sindaco Firenze a Congresso straordinario associazione Comuni Italiani, telegramma al Re, interrogazione Del Picchia su lettera Sindaco a Terme per uso di locali per Congresso Socialista, lamentela sull’interesse del sindaco per questioni estere e non locali, somministrazione medicazioni falsificate alle Terme, Sindaco risponde e si difende)

Il Presidente ricorda con dolore la sventura che ha colpito la famiglia del Collega Eugenio Gotti colla perdita della figlia dilettissima Giuseppina e propone quindi di esternare a nome dell’intiero Consiglio le più vive e sincere condoglianze.
Il Consiglio unanime approva.
Comunica che il Comune nostro fu rappresentato dal Sindaco di Firenze al Congresso straordinario dell’associazione dei Comuni Italiani tenutosi in quella Città nei giorni 25 e 26 del mese scorso per trattare principalmente dello sgravio dei Bilanci Comunali delle spese di Stato.
Propone infine che anche il nostro Comune eminentemente agricolo renda grazie a S.M. il Re per la grande iniziativa presa a vantaggio dell’agricoltura Nazionale inviando il seguente telegramma:
«Ministro Real Casa Roma.
Rappresentanza Comunale sua prima riunione dopo grande iniziativa cui plaude, aderisce, prega E.V. porgere Sua Maestà sentimenti congratulazione, riconoscenza per Istituto Mondiale che apre novello orizzonte alla rigenerazione economica delle Nazioni Agricole.
Curini Galletti Sindaco.»
Il Consiglio unanime prende atto ed approva.
Dopo tali comunicazioni il Consiglier Del Picchia domanda la parola.
Premettendo di non farsi paladino dell’affittuario delle Terme Sig. Maccaferri è a cognizione che il Sindaco con una lettera redatta in tono imperativo ha ingiunto ad esso affittuario di non concedere altrimenti per usi diversi da quelli cui sono destinati i locali delle Terme. Vede il movente di quella lettera nella concessione del Maccaferri gentilmente fatta di una Sala dello Stabilimento per il Congresso Socialista ultimamente tenutosi ai Bagni di Casciana.
Ricordando che i locali delle Terme furono precedentemente concessi per vari banchetti fra i quali quello del defunto Deputato Panattoni nonché per altre riunioni e per una conferenza agraria che ebbe luogo recentemente, muove biasimo alla condotta del Sindaco che chiama parziale.
Oltre a ciò egli reca meraviglia come il Sindaco che fa il cittadino Pisano sia informato e preoccupato d’un fatto che non ha poi recato danno alcuno mentre dimostra non curarsi troppo di servizi più importanti (a questo punto interrompe con denegazione l’assessore Sig. Salvadori al quale il Sindaco, nel ringraziarlo, fa invito di lasciar continuare il Del Picchia dichiarando di volersi difendere da se).
Il Consiglier Del Picchia riprendendo il discorso lamenta che dopo la promessa di distribuire equamente i lavori che si rendono necessari nello interesse del Comune ai diversi operai delle frazioni si continui a persistere in un sistema da tutti riprovato e peggio ancora si trascuri il servizio dei medicinali ai Bagni di Casciana ove si somministrano medicamenti falsificati; ma perché si tratta del Cav. Revelli (il Sindaco interrompendo richiama il Consiglier Del Picchia a limitarsi a lamentare gli inconvenienti senza mettere in campo le persone).
Riprendendo il discorso il Consiglier Del Picchia cita un caso di falsificazione di un medicamento che fu riconosciuto dal farmacista Astma (?) di Firenze e termina dicendo che le Autorità ci dovrebbero pensare.
Il Sindaco replica al Consiglier Del Picchia che fa il cittadino perché in questi mesi dimora in Città, ciò non ostante se esso Del Picchia si fosse preso la pena di recarsi in ufficio nei giorni di lunedì e martedì per comunicargli quanto ha oggi lamentato, la presenza del Sindaco non sarebbe mancata, perché tutti sanno che durante questa breve dimora a Pisa viene a Lari tutte le settimane pel disbrigo degli affari del suo ufficio e negli altri giorni c’è sempre chi lo rappresenta per modo che chiunque abbia bisogno del Capo del Municipio non fa mai viaggio invano; negli altri mesi poi eccetto qualche giorno della settimana si trova sempre personalmente in ufficio perché dimora a Lari. Del resto non è venuto mai meno ai propri doveri e nemmeno deve insegnargli come contenersi.
(Applausi dei Consiglieri)
Ed ora passa alla narrazione dei fatti: Non è esatto – dice – che abbia fatto richiamo al Maccaferri per la sola circostanza del Congresso Socialista dacché essendo Sindaco, è la prima volta che i locali delle Terme vengano concessi per uso diverso a quello cui sono destinati a meno che non ne sia venuto a cognizione. Quel richiamo ebbe di mira la osservanza dei patti da parte del Concessionario delle Terme Sig. Maccaferri verso il proprietario che è il nostro Comune, fu generico perché non fece distinzioni di conferenze di Socialisti, di democratici cristiani o di altri partiti e perché anche riflette riunioni diverse e feste di ballo. Del resto poi quello fra Comune e Concessionario è un patto stipulato che non può ne deve violarsi non tanto per il danno materiale che possono recare ai locali quelle numerose riunioni di persone quanto per lo scredito che può derivarne allo Stabilimento e se in qualche circostanza dovessero consentirsi l’Amministrazione Com.le ha il diritto di essere interpellata e di darne per scritto, soltanto Lei, l’assenso come rilevasi chiaramente dall’art. 6 del contratto. Sfida la lealtà dell’interpellante a dichiarare se ogni volta che lui ed il suo compagno ebbero a chiedere od a riferire schiarimenti o lagnanze come ad esporre desideri o ragioni non trovarono, lui Sindaco, cortese, equanime ed imparziale come è sempre stato ed è con tutti senza distinzione di partito quando le idee sono manifestate nei limiti della legalità.
Poteva il Sig. Del Picchia informare l’ufficio di questi inconvenienti che già si sarebbero assunte le necessarie informazioni e presi gli opportuni provvedimenti; questo ritardo a comunicargli tali inconvenienti per aspettare a farli in Consiglio vivamente deplora.
Il fatto riguardante la somministrazione di medicinali falsificati è talmente grave che non può rimanere impunito. Appena uscito di qui non porrà tempo in mezzo per informarsi in proposito, verificare i fatti ed adottare i provvedimenti del caso.
È assurdo quindi parlare di parzialità e di mancanza di dovere; non si sente colpevole né è, però obbligato a doversi giustificare.