Archivio delibere

Archivio delle delibere del Comune di Lari, dal 1867 al 1949

comunicazioni (impianto telefonico, servizio pubbliche e private vetture alla stazione, premiazione operai per relazione su esposizione Milano, rifiuto trasferimento Maestro scuola maschile Cevoli ai Bagni, apertura concorso nuovo maestro, dimissioni Panattoni – congedo quattro mesi, dimissioni Consiglieri Borri e Brachini da maestri della commiss. Revisione organici uffici interni, spiegazione Borri per dimissioni, domanda Luigi su lavori orto residenza comunale per condurre acqua da quella cisterna a quella della circonvallazione, Presidente replica che è più comodo del trasporto dell’acqua a botti, Luigi replica che deturpa mure castellane)

Il Presidente fa le seguenti comunicazioni:
La deliberazione 2 maggio 1907 concernente l’impianto telefonico ha riportato l’approvazione della Onor. Giunta Provinciale Amministrativa in seduta 27 maggio scorso; pervenuta all’Ufficio il 6 giugno corrente, è stato officiato il rappresentante del Collegio On. Bianchi perché da parte del Capo di quella Stazione, al quale è domandata la polizia del piazzale d’accesso, venga usato un equo trattamento alle vetture dei paesi tutti che fanno capo alla Stazione ferroviaria di Pontedera.
Il giorno 12 maggio scorso esso Presidente prese parte alla premiazione degli operai della nostra Provincia che maggiormente si distinsero nella compilazione delle relazioni sull’Esposizione Internazionale di Milano da loro visitata a scopo di studio, per iniziativa della Camera di Commercio ed è lieto di poter comunicare agli adunati che il 1° premio fu assegnato all’operaio Ercole Franchi di Lari.
Il Maestro Antonelli che venne trasferito dietro sua domanda dalla Scuola Maschile di Cevoli a quella dei Bagni di Casciana non ha accettato tale trasferimento perché il Consiglio non credette di accogliere la condizione richiesta che al medesimo venisse cioè affidato l’ufficio di Stato Civile di quella frazione.
In conseguenza di tale mancata accettazione è stato aperto il concorso al posto che si renderà vacante al termine dell’anno scolastico per la volontaria dimissione e collocamento a riposo del Maestro Enrico Mostardi.
Nel dubbio che possa verificarsi un conflitto d’interessi col Comune a causa dei saggi dal Comune stesso iniziati alle sorgenti di S. Frediano, l’Avv. Guido Panattoni, sempre delicatissimo in ogni atto della propria vita, ha rassegnato le dimissioni da Consigliere Comunale.
Non volsero preghiere ufficiali né esortazioni amichevoli a farlo desistere dalla presa determinazione.
Propone quindi che il Consiglio non accetti le dimissioni del Sig. Panattoni e che sia al medesimo concesso un congedo di quattro mesi augurandosi che in questo tempo possa eliminarsi ogni controversia.
Il Consiglio tutto si associa di buon grado alla proposta del Sig. Presidente e concede al Collega Avv. Panattoni il proposto congedo.
Il Presidente comunica inoltre che i Consiglieri Sigg. Avv. Borri e Cav. Brachini rassegnarono le dimissioni da Membri della Commissione per la revisione degli organici degli Uffici interni Municipali. Non conosce le ragioni che le determinarono ed alle vive premure ufficiali ed amichevoli hanno opposto insistente rifiuto.
Si augura che sortiranno esito favorevole le premure dell’intero Consiglio.
L’Avv. Borri sente il dovere per non essere accusato di leggerezza di accennare brevemente alle ragioni che lo determinarono a dimettersi dalla Commissione incaricata di proporre le modificazioni all’organico degli Uffici interni.
Resosi vacante il posto di 2° Segretario al seguito della volontaria dimissione dell’Avv. Guidi la Giunta con zelo e sollecitudine provvide alla supplenza interinale senza attendere il risultato degli studi e le proposte della Commissione in discorso.
Quest’atto poco riguardoso e non giustificato da urgenza o necessità svincola in certo modo l’opera della Commissione e pone questa in uno stato che ad esso sembra di conflitto colla Giunta la quale con la nomina dell’interino viene ad invadere il campo d’azione della Commissione stessa e ad intralciarne l’operato. A tutela del proprio decoro sente il dovere di insistere nelle offerte dimissioni.
Il Consiglier Brachini si associa alle dichiarazioni e determinazioni dell’Avv. Borri.
Il Presidente a miglior schiarimento dello stato di fatto fa dare lettura della deliberazione di Giunta 24 maggio scorso colla quale fu nominato interino nel vacante posto di 2° Segretario l’Avv. Ezio Pedrazzoli.
L’Avv. Luigi, che fa parte anch’esso della Commissione per la revisione dell’organico in parola proverebbe giusta la decisione presa dai Sigg. Borri e Brachini se la deliberazione di Giunta testè letta avesse lasciato ampia libertà d’azione al Consiglio nonostante che il voto della Giunta in se stesso non implichi, né vincoli quello del Consiglio.
Riconosce affrettate le dimissioni stesse e prega i Signori Borri e Brachini a non insistervi – diversamente costringerebbero anche gli altri Commissori a fare atto di adesione.
Tiene a che essi tornino in seno alla Commissione a compiere il lavoro già iniziato e prega il Consiglio ad associarsi alle sue preghiere.
L’Avv. Borri replica che gli preme di dichiarare come nelle dimissioni nulla c’è di personale tutto invece di obiettivo: quando il fatto in se stesso che se appare giustificato da ragioni potenti ritiene però nasconda ragioni segrete.
La Giunta con la nomina dell’interino ha pregiudicato il libero giudizio della Commissione, la quale aveva già ritenuto non essere necessario il posto di 2° Segretario.
L’Avv. Luigi dal canto suo ritiene che se la Giunta riconoscerà di avere errato si ricrederà, ma non gli sembra che sia pregiudicato il libero giudizio della Commissione.
Torna quindi a raccomandare che i dimissionari recedano dalle loro determinazioni.
L’Assessore Giomi si dimostra dolente che un amico carissimo come l’Avv. Borri verso il quale ha professato e professa stima e rispetto abbia potuto sospettare che la proposta da esso fatta in Giunta mirasse ad intralciare l’opera della Commissione per la revisione dell’organico degli uffici interni e quindi a mancar di rispetto verso i componenti la detta Commissione.
Dichiara che nessuno meglio di lui – quale addetto alla sezione di Leva e Stato Civile – poteva conoscere le imperiose necessità di servizio che imposero alla Giunta la immediata supplenza al posto lasciato vacante dall’Avv. Guidi e chiunque al suo posto avrebbe fatto lo stesso.
In altri casi, che potrebbe citare, gli amministratori dell’epoca dettero l’esempio di provvedimenti simili e sente tutta la soddisfazione per avere agito con coscienza nell’interesse di un importante servizio senza che il provvedimento della Giunta abbia aggravato di un centesimo il Bilancio Comunale.
L’Avv. Borri fa osservare che egli non ha mai pensato che la Giunta abbia inteso di mancare di rispetto verso i Commissari. Rileva poi che la Giunta col provvedimento in discorso si è fatta comandare più dal cuore che dalla ragione.
L’Avv. Curini, poiché anch’esso fa parte della Commissione per la revisione dell’organico degli uffici interni, sente il bisogno di dover dire in proposito l’opinione sua perché il suo silenzio non debba essere interpretato di questa piuttosto che di altra opinione.
Non nega che anche a lui il provvedimento della Giunta non gli fece buona impressione ma esclude la mancanza di riguardo verso i Commissari per la revisione dell’organico ed è appunto per questa convinzione ch’egli non ha creduto di doversi dimettere.
Chiarita la cosa che alla Commissione cioè è lasciata ampia libertà delle sue determinazioni ritiene che i dimissionari rispondono che comunicheranno la loro decisione fra qualche giorno.
Ultimate le comunicazioni del Presidente l’Avv. Luigi chiede ragione del lavoro che si sta facendo nell’orto della residenza Com.le per condurre le acque della cisterna in esso orto esistente nella sottostante via di circonvallazione.
Il Presidente dice che la Giunta ritiene utile l’esecuzione di quel lavoro, previo il parere coscienzioso del Commissario dei L.L. P.P. Ing. Papasogli di cui tutti conoscono la competenza tecnica e la diligenza che pone nell’esame degli affari affidatagli, nello interesse economico del Comune in quanto la distribuzione al pubblico dell’acqua di quella cisterna farà risparmiare una buona parte del trasporto dell’acqua a botti – trasporto che non risponde certo alle buone regole dell’igiene e di cui avremo bisogno per altri tre anni ancora essendo difficile che l’acquedotto possa prima essere in stato di funzionamento.
L’Avv. Luigi non si dichiara soddisfatto. Quel lavoro che deturpa le mura Castellane per condurre le acque da una cisterna Comunale ad una strada Comunale non gli sembra affatto giustificato. Senza gettar via quei danari che costerà, si poteva permettere al pubblico di accedere nell’orto comunale in certe date ore per attingere acqua alla cisterna.
Il Presidente dichiara che così all’improvviso non può dare più ampi schiarimenti.
L’Avv. Luigi prega il Presidente ad inscrivere apposita interpellanza al riguardo nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.