Archivio delibere

Archivio delle delibere del Comune di Lari, dal 1867 al 1949

Comunicazioni (approvata proposta di nomina di una via a Cevoli al Prof. Giuseppe Cavallini, approvata richiesta di ripristino del servizio postale ai Bagni di Casciana, abbandono della Conferenza della Pace, malcontento per le incette di bestiame bovino, proposta di riunioni tra proprietari e coloni, lamentele per le disparità di trattamenti tra grandi e piccoli proprietari di bestiame, pericolo per la progressiva scomparsa del bestiame da lavoro e conseguenti danni all’agricoltura, lettura della lettera dell’Associazione Nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra di Livorno affinché il Comune si stacchi dalla Provincia di Pisa e si aggreghi a quella di Livorno e ringraziamenti per le condoglianze da parte delle famiglie del Senatore Orsini Baroni e del Consigliere Turchi, approvazione spese facoltative)

Il Sig. Sindaco fa dare lettura di una lettera diretta all’Amministrazione del Comune dal Sig. Dr Alfredo Masoni R. Ispettore Onorario dei monumenti a Lari e con la quale propone che mentre si attende che il paese di Cevoli provveda alla pubblicazione della Monografia e alla apposizione di una Epigrafe che ricordi ai futuri il nome dell’illustre chirurgo scrittore e operoso Prof Giuseppe Cavallini che in Cevoli suddetto ebbe i natali, il Comune nostro deliberi intanto che ad una Via di quel paese e precisamente quella che dal centro del paese stesso conduce alla chiesa Pievania venga dato appunto il nome di Prof Giuseppe Cavallini Esso Sig. Sindaco dichiara anco in nome della Giunta, di non avere nulla in contrario a che la proposta stessa favorevolmente accolta apre la discussione. E siccome nessun Consigliere domanda di parlare pone ai voti la proposta stessa la quale risulta approvata con la unanimità dei suffragi.
Conseguentemente il Sig. Sindaco giacche siamo in tema di di denominazione di Vie – esso dice in considerazione dell’atteggiamento apertamente ostile assunto verso le aspirazioni Italiane dal Presidente degli stati Riuniti di America Sig. Vilson, propone che alla Via del Capoluogo che attualmente porta il nome appunto di: Via Vilson venga sostituita l’altra di denominazione Via Fiume.
Il Consiglio unanime mosso da alti sentimenti d’Italianità approva unanimemente tale proposta.
2° Comunica poi lo stesso Sig. Sindaco, la officiale del Direttore Provinciale delle Poste e Telegrafi con la quale d’ordine del Ministero significa che la richiesta di ripristino del servizio postale Bagni di Casciana. Fauglia Stazione verrà presa in considerazione e servizi di procacciato soppressi o ridotti durante il periodo della Guerra.
3° Viene quindi lettura del Telegramma invitato anzi inviato a S:E Orlando Presidente del Consiglio dei Ministri nel momento in cui la nostra Delegazione deve far forza di eventi abbandonare la conferenza della Pace: quale Telegramma è del seguente tenore.
“Eccellenza Orlando= Roma= Comune Lari che ha dato duecento caduti causa giustizia libertà plaude energico magnanimo gesto Eccellenza vostra bene augurando integrale realizzazione aspirazioni Patria.
Avv: Borri Sindaco”.
Si da anco lettura della risposta pervenuta che è così pervenuta:
“Sindaco Lari: Ringrazio vivamente codesta cittadinanza per la manifestazione con la quale ha voluto affermare la sua incrollabile fede nei destini della Patria che ora e sempre intendiamo servire con la più ardente devozione.
Presidente Consiglio Orlando.”
4° Dopo la lettura della risposta pervenuta dal Ministero per gli approvigionamenti e consumi alimentari in merito ai voti espressi dai proprietari del Comune e relativi alle requisizioni del bestiame Vaccino domanda la parola il Consigliere Sig. avv: Marconi per dimostrare come le incette del bestiame bovino vengono condotte in modo deplorevolissimo e tale da creare delle disparità vistose di trattamento da provincia a provincia e fin anco fra comune e comune della stessa Provinciale il malcontento per questo fatto anormale se è latente fra noi non lo è certo nei paesi limitrofi e non tarderà indubbiamente a manifestarsi anco nel comune nostro è interesse e dovere oggi per chi cuopre cariche pubbliche di vigilare a che questo malcontento delle popolazioni non si accentui maggiormente per non dar luogo a disordini che potrebbero turbare la proverbiale tranquillità di queste laboriose popolazioni. Il sindaco e la giunta faranno opera veramente meritoria se vorranno iniziare delle riunioni fra proprietari e coloni perché essi si intendano e sieno posti così in grado di esplicare, assieme all’amministrazione del Comune, un’azione energica e diretta a rimuovere le ingiustizie e le anormalità che oggi si verificano nella applicazione delle incette cui trattasi. Accena quindi anco alle disparità di trattamento che vengono lamentate fra grandi e piccoli proprietari di bestiame con danno evidente per questi ultimi. Rileva che continuando nel sistema attuale viene a risentire un danno incalcolabile anco la produzione dei cereali poiché in un tempo certamente prossimo verrà assolutamente a mancare il bestiame indispensabile alla coltivazione di terreni. E poiché il bestiame da lavoro tende a scomparire completamente è evidente che tutta l’agricoltura verrà a risentire dei danni immensi, poiché alla mancanza di questa forza viva seguirà necessariamente anco quella dei concimi i quali nella maggior parte dei casi non possono essere utilmente surrogati da concimi chimici.
Dichiara infine che si fosse provveduto alla costituzione del Consorzio Zootecnico da esso in apposita adunanza di proprietari di bovini caldamente propugnato, i danni per gli agricoltori sarebbero stati meno sensibili e si sarebbe potuto riparare, almeno parzialmente, agli inconvenienti che oggi giustamente si lamentano.
Il Consigliere Sig. Cav: Brachini condivide completamente i concetti espressi dal collega Avv: Marconi ed esso pure espone i pericoli cui andremo fatalmente incontro se gli inconvenienti cui si è accennato non verranno remossi. Legge a questo proposito anco un ordine del giorno votato recentemente dall’Unione agraria di Pontedera che combina perfettamente con le osservazioni suespresse.
Il Consigliere Sig. Colonnello Vestri si unisce esso pure a quanto hanno esposto i colleghi che lo hanno preceduto dichiarando che fu esso che si oppose alla costituzione del Consorzio Zootecnico poiché riteneva, come del resto ritiene anco oggi, che il sistema delle incette dovrà presto essere abbandonato. Dopo lunga discussione alla quale prendono parte vari Consiglieri il Sig. avv: Marconi prega il Sindaco perché voglia mettere in votazione un di lui ordine del giorno del quale da lettura e che è del seguente tenore:
Il Consiglio
“Udita la comunicazione del Sig. Sindaco relativa alla agitazione manifestatasi nel ceto agricolo, proprietari e coloni per opporsi al sistema d’incetta ora vigente;
Ritenuto che tale metodo d’incetta sia informato a criteri di disparità tra le diverse provincie;
Ritenuto che il patrimonio zootecnico della nostra Provincia in genere e del Comune nostro in spece sia ormai talmente stremato da non poter sopportare alcun nuovo prelevamento né la sperequazione tra il valore di acquisto dei bovini e quello d’incetta senza danni enormi e irreparabili per la consistenza economica di tante famiglie di agricoltori piccoli proprietari e coloni;
Ritenuto che oltre il danno economico altro pericolo gravissimo per l’agricoltura sorge perché le terre non si potranno più coltivare per mancanza del bestiame da lavoro e per mancanza concime essendo poi scarsi e costosissimi i concimi artificiali si impoverirà cosi la produzione dei cereali e di tutti gli altri prodotti agricoli, e mentre da ogni parte, specie dalla notabilità del Governo, si incita alla intensificazione della produzione si tolgono i mezzi per ottenerla;
Protesta per il diverso trattamento tra località e località agraria; richiede dalla autorità centrale il provvedimento immediato di cessazione di ogni incetta di bovini e
Delibera
di incaricare il Sindaco di farsi interpretre dei sentimenti umani della popolazione di questo Comune, quasi totalmente agricola, e di trasmettere il presente voto a S. E. il Ministro dell’Agricoltura, a S. E. il Ministro dell’Interno e al Sig. Comm: Prefetto della Provincia.”
Dopo di che il Sindaco aderendo al desiderio espresso dal ricordato Sig. avv: Marconi pone in votazione l’ordine del giorno suddetto il quele risulta approvato con la unanimità dei suffragi.
5° Conseguentemente lo stesso Sig. Sindaco da lettura di una lettera pervenuta al comune dalla Associazione Nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra di Livorno tendente ad ottenere che il Comune nostro emetta il suo voto favorevole per il distacco del Comune stesso dalla Provincia di Pisa e la conseguente aggregazione a quella di Livorno. Esso Sig. Sindaco si affretta a dichiarare che come Consigliere Comunale è contrario all’Accogliemento della richiesta inquantochè – esso osserva non è questo il momento di scindere le forze e di creare lotte intestine fra due città sorelle. In ogni modo la Giunta senza pronunziarsi ha data comunicazione della lettera suindicata al Consiglio perché questo se lo crede si pronunzi in merito. Chiede ed ottiene la parola il Consigliere Lischi per dichiarare non sembrargli il caso, allo stato degli atti di prendere in considerazione la richiesta cui trattasi anco per non addossare in materia così importante, nessuna responsabilità all’attuale Amministrazione la quale può dirsi moritura. Propone quindi di soprassedere ad ogni discussione lasciando alla nuova Amministrazione, se lo riterrà opportuno si farne oggetto a suo tempo di studio e conseguente deliberazione. Questa proposta riporta l’approvazione unanime del Consiglio.