Archivio delibere

Archivio delle delibere del Comune di Lari, dal 1867 al 1949

Costruzione dell’acquedotto dalla sorgente Orticaia a Rivalto. Nuova discussione

Il più volte nominato Sig. Sindaco rammenta che il Consiglio Comunale nella sua precedente riunione deliberò la sospensiva sulla contrattazione del mutuo di £118756,10 necessario per la Costruzione dell’acquedotto della sorgente Orticaia a Rivalto alla quale costruzione il Comune è tenuto in conformità dell’atto Galleschi 4 Maggio 1915. Rende noto altresi che giusta gli ordini ricevuti nella riunione surricordata la Segreteria Comunale provvide tempestivamente a far pervenire ai Signori Consiglieri una copia del citato atto Galleschi e altra copia del Progetto Tecnico. Dopo ciò apre in merito la discussione. Questa sorge lunga ed animata. Il Consigliere Sig. avv: Marconi ritiene che il fatto di che all’articolo 9 del contratto Galleschi 4 maggio surricordato costruire cioè entro due anni decorrenti dalla cessazione delle Ostilità possa interpretarsi in due modi e cioè se per cessazione delle ostilità debba intendersi il termine della guerra guerreggiata ossivvero la firma della pace per parte di tutti i belligeranti o dell’Italia e dell’Austria solamente. La questione esso dice e tutta qui. Conviene che il quesito, può sembrare di difficile soluzione ma esso avv: Marconi propende per la seconda soluzione inquantochè è facile arguire come l’armistizio, che segue immediatamente alla cessazione della guerra guerreggiata, può benissimo, quando questo non sia scrupolosamente osservato, dare adito alla riapertura delle ostilità. Replica il Sindaco dichiarando che in un fatto di cosi grave importanza non si può Cavillare. E di opinione che le Ostilità cessano con la conclusione dell’armistizio e quindi secondo la di lui modesta opinione i due anni concessi al Comune per la costruzione dell’acquedotto in oggetto in oggetto, decorrono dal 4 Novembre 1918 giorno in cui l’armistizio stesso venne concluso. Replica l’avvocato Marconi dichiarando che esso mantiene la propria opinione e aggiunge che nel dubbio il Comune potrebbe involontariamente anzi invocare il disposto degli articoli 1131, 1137 del Codice Civile non che prospettare anco il caso di forza maggiore. Ad ogni modo, non intende nelle condizioni attuali, di approvare il mutuo in discussione perché troppo rilevante e sproporzionata alla utilità dell’opera cui dovrebbe servire. Ciò dichiara perché non vuole assumere nessuna responsabilità. E poi di parere che gli interessati, (come Cortesi e Comune di Chianni) Se richiesti potrebbero concedere al comune nostro una amichevole dilazione dell’eseguimento dell’opera tanto più che questa non riveste i caratteri di grande urgenza ne di massima necessità.
l’Assessore Comm: Salvadori fa rilevare l’obbligo nel Comune di adempiere ai fatti contrattuali. Concorda nell’opinione di chiedere una dilazione pur dubitando fortemente che questa venga concessa.
Il Sindaco per ultimo osserva che sulla richiesta della dilazione tutti possiamo trovarci concordi .
Propone quindi d’interpellare gl’interessati in questo senso dichiarando che se le pratiche relative non dovessero sortire il desiderato effetto fare tutto il possibile di provocare l’intervento nel dibattito dell’autorità tutoria ed ottenere così la conciliazione degli interessi privati con quelli suespressi della finanza comunale. Questa proposta del Sindaco risulta approvata dal Consiglio con la unanimità dei Suffragi.