Relazione del Signor Commissario. Insediamento dl Consiglio. Deliberazione di stampare la relazione del Sig. Commissario
L’anno millenovecentoventidue e il di due del mese di Marzo a ore nove e trenta in sala del Palazzo Comunale. Adunatosi il Consiglio Comunale in sessione straordinaria ed in seduta pubblica in seguito a determinazione del Signor Commissario Prefettizio. Previa la trasmissione degli inviti, come da relazione del servente Comunale inserita in atti, sono
Intervenuti i Signori:
1° Aliosi Elia. 2 Bandecchi Pietro. 3 Beltrami Angiolo. 4 Benedetti Pietro. 5 Borri avv. Aldo. 6 Borri Cav. avv. Dino. 7 Brachini Cav. Alberto. 8 Catelani Giuseppe. 9 Cini Luigi. 10 Ferretti Guido. 11 Fracassi Elio. 12 Franchi Giovanni Giuseppe. 13 Galleschi Luigi. 14 Galleschi Dottor Ugo. 15 Giomi Cav. Uff. Carlo. 16 Jacoponi Cav. Magg. Guglielmo. 17 Lapini Gennaro. 18 Malventi Primo. 19 Marconi avv. Alberto. 20 Matteoli Fabio. 21 Piazza Eugenio. 22 Piccioli Alfredo 23 Puccini Carlo Alberto. 24 Sardelli Carlo. 25 Sfrugnoli Bernardo. 26 Talozzi Gastone. 27 Tardi Luigi Gino. 28 Terreni Giovanni. 29 Tognoni Natale.
Assenti i Signori
1 Orazzini Giovanni.
Dopo la lettura della relazione del Signor Commissario, presiede l’adunanza il Signor Cav. Avv. Dino Borri, Consigliere anziano ed assiste il Sottoscritto avv. Renato Melani Segretario Comunale, incaricato della redazione del verbale.
Previa verifica che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità delle deliberazioni, il presidente dichiara aperta l’adunanza, e passa alla trattativa degli affari appresso.
Il Signor Cav. Avv. Carlo Taddeucci Commissario Prefettizio del Comune, da lettura della sua lucida e dettagliata relazione sull’opera da lui svolta nel periodo in cui egli è stato a reggere le sorti del nostro Comune. L’esposizione chiarissima del Signor Commissario è seguita con vivo interesse e con religiosa attenzione dai Signori Consiglieri e dal numerosissimo pubblico che assiste alla seduta. Il Cav. Taddeucci è più volte interrotto dagli applausi dei presenti e salutato alla fine del suo dire da una spontanea e calda ovazione da parte del Consiglio e del pubblico. Il Signor Commissario Cav. Taddeucci ha accennato alle più importanti questioni da Lui risolte e si è soffermato sui problemi che la nuova amministrazione dovrà risolvere nell’interesse del nostro Comune.
Il Sig. Commissario accenna alle condizioni economiche del Comune all’epoca della sua entrata in missione (17 gennaio 1921) ed all’opera svolta per riassettare le finanze Comunali. Dimostra con cifre e con ragguagli come Egli abbia potuto dare al Comune dei bilanci soddisfacenti sia per l’esercizio 1921 sia per quello 1922 contraendo mutui ed elevando le tasse meno gravemente di molti comuni vicini. Spiega come si sia addivenuti all’appalto del dazio, aderendo alle vivissime premure della R. Prefettura, e come con tale appalto si sia apportato un notevole vantaggio economico al Comune. Fa rilevare come nel contratto di appalto siano state poste alcune clausole favorevoli al Comune; sia per la durata del contratto che è fatto per un solo anno, sia per gli speciali obblighi imposti alla ditta assuntrice.
Il Cav. Taddeucci continuando la sua relazione fa la storia delle pratiche svolte per far sì che al nostro Capoluogo fosse assicurato un comodo servizio automobilistico, dovuto essenzialmente all’instancabile attività del Cav. Taddeucci stesso. Coglie l’occasione per raccomandare alla nuova amministrazione di condurre a termine il progetto da tempo vagheggiato di dare alle nostre popolazioni una ferrovia elettrica che congiungerebbe tra di loro i maggiori centri e che darebbe un vivo impulso e sarebbe causa di sana e feconda prosperità per il nostro paese.
Il Commissario Cav. Taddeucci indica quali sono i problemi più importanti e più urgenti che la nostra nuova amministrazione dovrebbe risolvere per il bene delle nostre popolose frazioni. Nessuna frazione viene dimenticata: per tutte Egli indica benefiche provvidenze, intuendo i legittimi desideri, le giuste aspirazioni degli abitanti delle varie frazioni.
Si è soffermato in modo speciale sulla importanza della nostra stazione termale di Bagni di Casciana, alla cui prosperità è in massima parte legata la fortuna del nostro paese.
Il Cav. Taddeucci esprime la sua piena soddisfazione per il valido aiuto dai suoi collaboratori, coi quali si è mantenuto sempre in continui e cordiali rapporti. Ha parole di viva meritata lode per il Signor Manfredo Giannessi che ha tanto bene e per tanto tempo retto l’ufficio di Segretario Capo del Comune dando sempre meraviglioso e constante esempio di attività, di intelligenza e di correttezza. Ricorda l’opera del modesto quanto bravo Badalassi Annibale, che resse in modo veramente encomiabile l’Ufficio annonario del Comune.
Comunica di aver espletati tre concorsi importanti, per i quali Egli ritiene di aver dati al nostro Comune tre buoni impiegati: Il Dottor Silvio Pera, medico condotto del Capoluogo, vecchia e simpatica conoscenza dei larigiani, riuscito primo della graduatoria con 30/30; l’avv. Renato Melani, Segretario Capo ex combattente, riuscito primo tra i 15 concorrenti; la Signorina Rita Giannoni, dattilografa.
Il Cav. Taddeucci si avvia alla fine della sua interessantissima relazione elevando un inno alla patria ed alla Concordia e portando un affettuoso saluto al vecchio Deputato del Collegio S.E. Arnaldo Dello Sbarba, e alla nuova amministrazione Comunale, alla quale augura di esplicare interamente la più benefica attività per la grandezza di questo popoloso Comune. Chiude la sua relazione dichiarando nell’augusto nome di S.M. Vittorio Emanuele III ,insediata la nuova amministrazione Comunale di Lari. Invita pertanto il Consigliere anziano Cav. Avv. Dino Borri ad assumere la Presidenza. Dopo di che il Cav. Taddeucci esce dall’aula salutato da vivissimi applausi.
Il Consigliere Cav. Avv. Dino Borri dice che verrebbe meno ad uno dei suoi elementari doveri se non esternasse al Signor Cav. Taddeucci tutta quanta la gratitudine della nuova amministrazione di Lari, per l’opera che Egli ha con tenace assiduità, con grande amore, con fede e con viva intelligenza prestata per lo sviluppo e per il bene del nostro Comune. Al Cav. Taddeucci Egli porge i più vivi ringraziamenti non solo dell’amministrazione, ma di tutta la popolazione che dal lavoro sapiente da lui svolto ha tratti vantaggi importantissimi e benefici.
Il Commissario che ha retto per lunghi mesi le sorti del nostro Comune, dice il Consigliere Cav. Avv. Dino Borri, ha prodigato tutto sé stesso per riassettare le finanze Comunali e per studiare i più importanti problemi che ci interessavano, riuscendo nel modo più lodevole. Esaltata l’opera sua in questo momento ed in quest’aula mentre ci accingiamo a continuare il lavoro da lui intrapreso con sagacia e con fermezza mirabile, è cosa oltremodo gradita e cara per noi che conosciamo e giustamente apprezziamo i suoi grandi meriti e le sue preclare virtù. E nell’inviare a Lui il nostro commosso saluto di commiato, nell’esprimere a Lui i sentimenti più schietti della nostra gratitudine, consentitemi, o egregi colleghi, di formulare anche a nome vostro, per questo funzionario integerrimo e scrupoloso, per quest’uomo attivo ed intelligente, un augurio vivo e sentito: l’augurio fervido cioè, che Egli possa fare, come i suoi alti meriti gliela fanno prevedere, una carriera brillantissima che sia giusto premio alle dette qualità della persona che oggi meritatamente esaltiamo ed a cui ci legheranno d’ora innanzi, saldi ed indissolubili vincoli di riconoscenza e di affetto sincero e perenne.
L’Avv. Cav. Dino Borri conclude invitando il Consiglio ad approvare per acclamazione la proposta che Egli fa perché la lucida, dotta ed importante relazione del Cav. Avv. Carlo Taddeucci sia stampata e diffusa largamente.
Un lungo vibrante applauso all’indirizzo del Cav. Taddeucci copre le ultime parole dell’avv. Dino Borri, e la proposta che la relazione del Signor Commissario venga stampata e largamente diffusa è approvata alla unanimità.
Cessata la manifestazione d’affetto all’indirizzo del Signor Commissario Cav. Taddeucci, l’avv. Dino Borri porta il suo saluto e quello dall’amministrazione, al nuovo segretario capo del Comune, l’avv. Renato Melani, al quale lo legano sentimenti di fraterno affetto, essendo il Melani un suo vecchio compagno d’armi. Esprime l’augurio che il nuovo segretario metta a servizio del Comune tutta la sua energia e che la buona Fama che lo ha preceduto a Lari venga confermata dai fatti.
L’Avv. Dino Borri chiude con una bellissima invocazione alla patria nel nome della quale Egli invita tutti i colleghi a collaborare.
Vivi applausi salutano la fine del discorso del Consigliere Dino Borri.