Archivio delibere

Archivio delle delibere del Comune di Lari, dal 1867 al 1949

Nomina del Sindaco

Si addiviene alla nomina del Sindaco. Votano venti consiglieri. I tre scrutatori Franchi, Fracassi e Talozzi, fatto lo spoglio delle schede, comunicano il seguente risultato: Cav. Mag. Guglielmo Iacoponi voti sedici, Pietro Benedetti uno, bianche tre. Il Presidente proclama eletto a Sindaco il Cav. Mag. Guglielmo Iacoponi. Prima di sciogliere l’adunanza, biasima che si portino in Consiglio gl’incidenti spiacevoli tra colleghi ed augura che d’ora innanzi tutti i Consiglieri collaborino per il bene del nostro Comune. Il Magg. Iacoponi ringrazia i colleghi di averlo voluto eleggere a Sindaco ed assicura che farà tutto il possibile per non venir meno alla fiducia in lui riposta. Conta sulla intelligente ed assidua collaborazione di tutti.
Il Cons. Benedetti chiesta ed ottenuta la parola, porta il suo saluto, e degli amici di Gruppo, al nuovo eletto, e formula l’augurio di lunga vita Sindacale al Magg. Iacoponi. Egli non intende tracciare la via da seguirsi dal neo Sindaco, solo vuole raccomandare che Egli segua una condotta politica, scevro soprattutto di ogni inframmettenza extra consiliare. Nessuno deve mettere il naso nelle cose municipali, anche se questo intromettente avesse il naso più lungo di quello di Don Sturzo. Cogli l’occasione per elevare un’inno all’opera risanatrice del fascismo, e con frasi felicissime inneggia alla grandezza della Patria diletta. Ricorda al nuovo Sindaco che se in tutta Italia può oggi sventolare il nostro bel tricolore ciò è esclusivamente merito delle Camicie nere.
Termina dicendo che se non si deve più gridare Viva la Russia e Viva Lenin non si deve neanche più gridare Viva il papa Re ma Viva l’Italia.
Cessati gli applausi del pubblico e dei colleghi, parla nuovamente il Magg. Iacoponi per ringraziare l’amico Benedetti e per assicurarlo che farà Tesoro delle sue bellissime ed ispirate parole. Dopo di che l’adunanza è tolta.

 Il Presidente

Il Membro Anziano   Il Segretario