Proposta del Sindaco perché la nomina della Commissione d’inchiesta pel conto del Maestro di Casciana venga fatta in seno del Consiglio per la ragione
Il Presidente esponendo le ragioni per le quali gli è stato impossibile di formare la Commissione che a tenore dell’incarico ricevuto dal Consiglio dovrebbe procedere alla richiesta per constatare gli addebiti posti a carico del Sacerdote Balducci Maestro di Casciana e consistenti tali ragioni nella repugnanza ad accettare un ufficio delicatissimo e non privo di odiosità, richiama gli adunati a nominare la Commissione stessa in seno del Consiglio non senza manifestare la propria opinione che i resultati della inchiesta non saranno forse quali era dato sperare dopochè la maggioranza degli abitanti di Casciana ha fatto conoscere mediante analoga petizione di essere favorevoli al prevenuto, e dopochè non pochi di coloro che eransi fatti ad accusare il Balducci hanno con manifesta contraddizione sottoscritto la petizione predetta.
Il Consiglier Borri concorrendo nel parere espresso dal Presidente aggiunge che se non ostante i mezzi e le garanzie che ha il potere giudiziario per i testimoni non raggiunge mai la verità tanto maggiormente ciò avverrà quando nelle inchieste di questo genere siffatte sicurezze mancano.
Il Consiglier Panattoni dichiarando di aver quasi certezza che la inchiesta non servirebbe a fare raggiungere lo scoprimento del vero è di parere doversi fare dal Sindaco un severo monito al Maestro di Casciana per una condotta migliore nell’avvenire salvo poi a prendere ulteriori misure nel caso che gli addebiti obiettati al Maestro suddetto fossero da suo modo di condursi confermati e siffatta mozione sembrando incontrare l’adesione della maggioranza degli Adunati, il Presidente la manda a partito e il Consiglio l’adotta per voti 13 favorevoli contrari 3 resi per alzata e seduta.