Sistemazione del Carceriere Badalassi
Passati in seduta segreta il Signor Sindaco informa gli adunati che la Giunta propone la sistemazione del carceriere Annibale Badalassi, Affidandogli il posto di copista del Comune, rimasto vacante per il matrimonio della Signorina Giannoni.
Il Badalassi è un ottimo funzionario che ha servito per sedici anni il Comune, anche in servizi difficili come quello del’annona, ove dette prova di capacità e di indiscussa onestà. Con la soppressione della Pretura Egli si troverebbe sul lastrico, senza pensione, senz’altre risorse e con una grave famiglia (moglie e 4 figli). Sistemare questo buon padre di famiglia non significa fare atto di pietosa giustizia, ma significa anche fare l’interesse del Comune poiché il Badalassi è un elemento ottimo. Inoltre l’amministrazione avrebbe il vantaggio immediato anche di non corrispondere l’indennità di buona uscita contemplata dall’articolo 3 del regio D 27 maggio 1923 N°1177: indennità che gli verrebbe sicuramente corrisposta benchè la soppressione del posto di carceriere non sia dovuto alla revisione di cui al citato Decreto 27 maggio.
Un consigliere dice di essere favorevole, perché si lasci invariato lo stipendio stabilito in Bilancio per il posto vacante di Dattilografo Copista.
Il Signor Sindaco informa che tale proposta è anche quella della Giunta.
Non domandando nessun altro la parola il Signor Sindaco mette ai voti la seguente proposta:
Affidare al carceriere Annibale Badalassi, che col 31 decembre p.v. rimarrebbe licenziato dal comune, il posto di copista rimasto vacante in seguito al matrimonio della Signorina Rita Giannoni, e per il qual posto si sarebbe dovuto bandire il concorso nel prossimo 1924:
di lasciare invariato lo stipendio di £2000 stabilito in bilancio 1924.
di non accordare al Badalassi l’indennità prevista all’Art: 3 del R.D. 27 maggio 1923 N°1177
Prima di procedere alla votazione il Sig. Sindaco fa notare che il Badalassi ha i requisiti richiesti a ricoprire il posto e per avere il proscioglimento elementare e per essere stato sergente del R. Esercito (Deliberazione 9 aprile 1922 approvata in G.P.A. in seduta 3 maggio 1922 Div: 24 N°4107)
Eseguita la votazione segreta col sistema delle palle bianche e nere, il Signor Sindaco assistito dai 3 suddetti scrutatori, proclama il seguente resultato.
Votanti N° 19 = Maggioranza 10
favorevoli N° 19 = contrari = 0
La proposta è quindi approvata ad unanimità.